Storia

Il corso di Teoria e pratica della terapeutica artistica è il primo e, al momento, unico corso accademico in Italia, incentrato sulla pratica e studio di questa disciplina. 

Quando nel dicembre 2004 Tiziana Tacconi e Laura Tonani (coordinatrici del corso) si apprestavano ad aprire un nuovo corso di studi all’interno dell’Accademia di Brera a Milano, si trovarono di fronte al problema di quale termine utilizzare per il nascente Biennio.

La legislazione vigente sottintende che il termine terapia possa essere usato solo da medici, psichiatri, neurologi e psicologi. Quindi l’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale. La docente di Anatomia artistica Tiziana Tacconi cercò così un termine diverso che potesse descrivere il nuovo corso. In aiuto venne Filone d’Alessandria, un filosofo ebreo vissuto tra il 30 a.C. e il 50 d.C., che concepiva i terapeuti come dei visionari per i quali il corpo era una cavità che emette e trasmette il gioco delle creatività. Terapeutik, il testo di Filone, viene tradotto dal greco Avere cura di sé con piacere.

Quindi più che Arteterapia: Terapeutica Artistica. La Terapeutica Artistica è la pratica di un’arte terapeutica, riabilitativa, rigenerativa, attraverso cui prendersi cura di se stessi, in modo creativo, profondo, unico.