Sociologia della comunicazione

Romano Gasparotti

Programma

Sociologia della comunicazione

COMUNICAR-SI PRIMA DEL CORPO, ATTRAVERSO IL CORPO, DOPO IL CORPO

Immagine e relazione nella mescolanza

Le scienze della comunicazione definiscono il comunicare come la trasmissione di un certo “oggetto significativo” – il messaggio opportunamente codificato – da un emittente ad un ricevente, attraverso un certo canale. Tale struttura reifica e fraziona, nel senso della discontinuità, qualsiasi scambio comunicativo, rendendolo analogo a quello delle merci.

Fu il filosofo Walter Benjamin, nel primo ‘900, a porre in rilievo il fatto che una tale concezione del comunicare si addica solo agli uomini in quanto dotati del linguaggio verbale, mentre le “cose mute” non comunicano scambiandosi oggetti, ma si comunicano mettendo in comune il proprio esserci, in modo tale da arricchire e rafforzare, così, la coesione del mondo.

I più recenti studi scientifico-botanici sull'”intelligenza delle piante” hanno confermato come gli organismi vegetali, pur essendo radicati e relativamente immobili, riescono a comunicare, in modo estremamente efficace e anche a lunghe distanze, non solo tra loro, ma con tutti gli elementi della mescolanza vitale, nella quale sono immersi, dimostrando anche spiccate capacità che potremmo definire di improvvisazione. Ma lo stesso mondo minerale, quello del sasso e della pietra, come ha sostenuto Michel Onfray, è capace di comunicare, in primo luogo nella misura in cui sa catturare le più sottili variazioni di luce…

Se, allora, l’alternativa alla comunicazione oggettivata e oggettivante resa possibile dalla parola significativa è data da quelle che vengono definite forme di comunicazione non verbali, esse, tuttavia, non possono essere ridotte esclusivamente alla corporeità animale. Ciò è esibito, sul piano tanto estetico quanto etico, dalle ricerche e dalle pratiche legate alla danza contemporanea, nelle quali si assiste alla costruzione e alla decostruzione, in real time, di un corpo mai già dato, ma sempre in corso d’opera.

Il corso di quest’anno, dunque, si propone di affrontare la questione del comunicare, sul piano teorico tanto quanto etico-pratico – secondo una prospettiva non più umanistico-antropocentrica, ma cercando, invece, di collocarsi al di là della tradizionale opposizione tra persone e cose – a partire da un’indagine sulle concezioni della parola-logos e del corpo alle origini e negli sviluppi del pensiero europeo, pur senza trascurare il rapporto con le parallele concezioni e pratiche orientali.

Le lezioni non avranno un carattere puramente teorico, ma avranno una costante declinazione pratica e motoria, nella sperimentazione delle possibilità dell’esprimersi e del comunicarsi in concreti contesti di reattiva relazionalità.

Materiale e testi per l’esame

  • Le DISPENSE del Corso(preparate dal docente)
  • Emanuele Coccia, La vita delle piante. Metafisica della mescolanza, il Mulino, Bologna 2018
  • R.Gasparotti, L’amentale. Arte, danza e ultrafilosofia, Cronopio, Napoli 2019
  • AA. VV. Altri corpi/Nuove danze, a cura di A. Porcheddu, Cuepress, Bologna 2019

Bibliografia

  • R. B. Onians, LE ORIGINI DEL PENSIERO EUROPEO intorno al corpo, la mente, l’anima, il mondo, il tempo, il destino, tr. it. Adelphi, Milano 1998;
  • B. Spinoza, Etica, in OPERE, a cura di F. Mignini, Mondadori, Milano 2007;
  • Walter Benjamin, Sulla lingua in generale e sulla lingua degli uomini, in W.Benjamin, Angelus Novus, tr. it. Einaudi, Torino 2014;
  • J.Dewey, Arte come esperienza, tr. it. Aesthetica, Palermo 2017;
  • L.Klages, La realtà delle immagini, tr.it. Marinotti,Milano 2005;
  • M. Merleau-Ponty, Fenomenologia della percezione, tr. it. Bompiani, Milano 2003;
  • M. Eliade, Tecniche dello Yoga, tr. it. Bollati-Boringhieri, Torino 2013;
  • J. Evola, Lo Yoga della potenza. Saggio sui Tantra, nuova edizione Mediterranee, Roma 1994;
  • G.Deleuze, Cosa può un corpo? Lezioni su Spinoza, tr. it. Ombre Corte, Verona 2013;
  • J.L.Austin, Come fare cose con le parole, Marietti, Genova 1987;
  • J. Derrida, Il giusto senso dell’anacronia, in Studio Azzurro
  • J.Derrida-Carlo Sini, Pensare l’arte. Verità figura visione, F. Motta, Milano 1998;
  • J. L.Nancy, Il. corpo dell’arte, tr. it. Mimesis, Milano 2014; C. Sini, Le arti dinamiche. Filosofia e pedagogia, Jaca Book, Milano 2005;
  • Michel Onfray, Estetica del Polo Nord, tr. it. Ponte alle Grazie, Milano 2011;
  • R. Esposito, Le persone e le cose, Einaudi, Torino 2014;
  • Stefano Mancuso-Alessandra Viola, Verde brillante. Sensibilità e intelligenza nel mondo vegetale, Giunti, Firenze 2013;
  • Emanuele Coccia, La vita delle piante. Metafisica della mescolanza, il Mulino, Bologna 2018;
  • R.Gasparotti, Il quadro invisibile, Cronopio, Napoli 2015;
  • R.Gasparotti, L’amentale. Arte, danza e ultrafilosofia, Cronopio, Napoli 2019;
  • D. Dupuy, Danzare oltre. Scritti per la danza, a cura di E. Casini Ropa, Ephemeria, Macerata 2011;
  • Ermini-Nancy-Gasparotti-Sala Grau- Zanardi, Sulla danza, Cronopio, Napoli 2017;
  • A. Attisani, Logiche della performance. Dalla singolarità francescana alla nuova mimesi, Accademia University Press, Torino 2012;
  • C, Di Rienzo, Prima della danza, in AGALMA, 38, 2019, pp. 111-117;
  • AA. VV. Altri corpi/Nuove danze, a cura di A. Porcheddu, Cuepress, Bologna 2019